23
Ottobre
2024
23 Ottobre 2024
Secondo workshop del progetto ValueFacturing SMEs a Tirana. L'evento si è tenuto lo scorso 22 ottobre nella suggestiva cornice dell'Europe House di Tirana. L'iniziativa rientrava in una serie di eventi che mirano a promuovere la competitività delle piccole e medie imprese (PMI) del settore manifatturiero nelle catene del valore globali (GVCs) attraverso il dialogo sociale.
La giornata è stata inaugurata con una sessione mattutina di confronto che vedrà la partecipazione di figure chiave del mondo imprenditoriale e istituzionale. A dare il benvenuto ai partecipanti il Segretario Generale, Alda Bakiri, Segretario della Camera di Commercio e Industria di Tirana (CCIT) e Sergio Ventricelli ("Continuiamo a supportare processi di internazionalizzazione, veicolando la qualità della nostra magnifica manifattura"), Vicepresidente di Confimi con delega alle Infrastrutture, Università e Ricerca, nonché Presidente di Confimi Puglia. La discussione è proseguita con interventi di esperti e rappresentanti di istituzioni nazionali e internazionali, tra cui: Ardiana Karakashi, Direttrice di Unioncamere Puglia, Taf Koleci, Segretario Generale della Federazione Sindacale di Pubblica Amministrazione e Servizi in Albania (FSPISH) e Koli Sinjari, Segretario Generale di DKZ. La tavola rotonda è stata l'occasione per discutere i temi chiave del progetto e raccogliere contributi che saranno integrati nel rapporto principale del progetto ValueFacturing SMEs. Nel pomeriggio, grazie all'importante lavoro delle ricercatrici di Fondazione Adapt, Margherita Roiatti e Diletta Porcheddu, si è poi tenuta una sessione di formazione rivolta ai partecipanti di aziende locali. Durante questa parte, sono stati trattati temi fondamentali come: il concetto di catene del valore globali (GVCs) nel settore manifatturiero, i fattori che favoriscono o ostacolano la partecipazione delle PMI albanesi nelle GVCs, il ruolo del dialogo sociale e della contrattazione collettiva nella governance delle GVCs. Il progetto ValueFacturing SMEs mira a migliorare la qualità del mercato del lavoro europeo e a rendere più competitivo il settore manifatturiero delle PMI. Tra gli obiettivi principali vi è la produzione di un decalogo multilingue con linee guida pratiche per il dialogo sociale, replicabili a livello aziendale, settoriale ed europeo. Questo strumento contribuirà a migliorare le pratiche di contrattazione collettiva e a rafforzare la competitività delle PMI all'interno delle catene del valore globali. Il progetto prevede un lavoro che durerà 24 mesi grazie ad un consorzio internazionale e a numerosi partner provenienti da Italia, Albania e Ungheria. Capofila del progetto è Confimi e vede tra i protagonisti fra gli altri la sua verticale Confimi Digitale, Confimi Puglia e Confimi Bergamo oltre ad altri prestigiosi partner: FIM Lombardia, Fondazione ADAPT, European DIGITAL SME Alliance (BE), Camera di Commercio e Industria di Budapest (HU), Camera di Commercio e Industria di Tirana (AL). Vi sono poi alcune organizzazioni associate che sono parte attiva del progetto e contribuiranno alla sua realizzazione: VASAS (HU), FSPISH (AL), IndustriALL Europe (BE), Consiglio Regione Puglia (IT), FIM-CISL (IT).
20
Settembre
2024
20 Settembre 2024
Confimi e Confsal hanno presentato il primo Contratto Collettivo Nazionale Intersettoriale (CCNIL) dedicato al settore manifatturiero. Questo accordo rappresenta una svolta storica per le relazioni industriali, coinvolgendo numerosi comparti produttivi, tra cui tessile, chimico, plastico, gomma, alimentare e legno-arredo.
Il contratto – siglato dalle parti lo scorso 21 marzo e che esclude dalla contrattazione i settori della meccanica e dell’edilizia che Confimi sottoscrive con altre associazioni sindacali - introduce una serie di innovazioni significative che definiscono nuovi standard per la gestione delle relazioni industriali rispondendo a logiche innovative già introdotte dalle principali economie manifatturiere d’ Europa e mirano a migliorare le condizioni lavorative dei propri collaboratori, sia da un punto di vista economico che relazionale.
Il nuovo CCNIL, firmato da Paolo Agnelli, presidente di Confimi, Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata (45 mila imprese, 650 mila lavoratori, 85 miliardi di fatturato aggregato e oltre 50 sedi operative in Italia) e Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale di Confsal, Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, segna una svolta anche in termini di contrattazione flessibile, confermando la struttura a due livelli, di sicurezza sui luoghi di lavoro, con un forte impegno nella prevenzione e nella formazione, sostenuta da investimenti nelle certificazioni MOG-SGSL e nella tutela legale dei preposti.
Paolo Agnelli, presidente di Confimi, ha sottolineato: "Fin dalla nostra fondazione 12 anni fa il nostro obiettivo era riformare i rapporti sindacali. E uno dei modi a cui abbiamo pensato fin dal principio era quello di unificare un certo numero di contratti manifatturieri. Ci siamo riusciti, e lo abbiamo fatto con Confsal, un interlocutore che era interessato al nostro progetto. Questo contratto unifica le norme intersettoriali per le PMI manifatturiere, riducendo la frammentazione e ponendo le basi per una contrattazione di qualità e per la lotta al dumping salariale”. All'evento hanno partecipato, tra gli altri, anche il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone che ha dichiarato di "guardare con molta attenzione e favore - ha spiegato - a tutto ciò che, nell'ambito delle parti sociali, possa diventare uno strumento di semplificazione e di provocazione per le evoluzioni del ruolo che devono esercitare coloro che rappresentano le istanze datoriali e sindacali".
18
Settembre
2024
18 Settembre 2024
"La nomina del ministro Raffaele Fitto (originario di Maglie n.d.r.) a uno dei sei nuovi vicepresidenti esecutivi della Commissione Europea è un orgoglio per tutta la Puglia. Faccia suoi i valori della manifattura italiana, portando l'Europa a una competitività lungamente attesa". Così il presidente di Confimi Puglia Sergio Ventricelli all'indomani della nomina dell'ex governatore della Regione al dicastero europeo della Coesione e delle Riforme, che gestisce una parte imponente del bilancio comunitario, in particolare quella legata allo sviluppo dei fondi Pnrr. "Il presidente Fitto ha un'esperienza vasta - ha continuato Ventricelli - per contribuire sensibilmente a modernizzare e rafforzare le politiche di coesione e di investimenti. E' arrivato il momento che l'Europa parli in maniera coesa un moderno linguaggio industriale. Congratulazioni a lui e a un'intera comunità, quella pugliese, che in questi anni ha saputo accendere su di sé i riflettori internazionali e che adesso vuole crescere sempre più anche in Europa."
16
Agosto
2024
16 Agosto 2024
"La Puglia sta attraversando un momento mediatico di assoluto valore, si continui su questo percorso puntando sempre più sull’industria regionale, esaltando un ingegno straordinario che necessita di un posizionamento internazionale e di un sistema universitario sempre più al passo coi tempi, investendo senza sosta sul patrimonio umano e sulle infrastrutture strategiche, non solo per l’accoglienza dei turisti, ma anche per le merci, valorizzando la posizione al centro del Mediterraneo”. Così Sergio Ventricelli, presidente di Confimi Puglia, la Confederazione dell'Industria Manifatturiera Italiana, a due mesi dal G7 di Savelletri che ha acceso i riflettori del mondo sul nostro territorio e a un anno dalle elezioni regionali. "Negli ultimi venti anni - continua Ventricelli - sono stati fatti grandi passi in avanti, ma c’è ancora tanto da concretizzare. Gli imprenditori necessitiamo di un sistema produttivo capace di innovare e di attrarre investimenti. Occorrono interventi di rafforzamento mirati, investendo sulla capacità delle nostre piccole e medie industrie private di creare economia attorno al loro saper fare, ragionando per filiere”. Confimi, in tal senso, fa la sua parte, fornendo servizi di incubazione e garantendo la capacità di sostenere la trasformazione in business delle idee. “Lo sguardo è al futuro - continua Ventricelli -, passando dalla programmazione dei fondi strutturali che verrà. Ma bisogna accelerare sulla capacità di spesa, incentivando l’occupazione e l’inclusione sociale, rafforzando la capacità amministrativa e potenziando l’infrastrutturazione. L’obiettivo è traghettare le imprese e i territori verso il 2030 e oltre, attraverso l’aggancio a processi industriali e tecnologici contemporanei. In questo percorso tutti devono fare la loro parte, a iniziare dalla Regione, quella attuale e quella che verrà, che ha l’obbligo di continuare e migliorare il processo di sostegno alle imprese, soprattutto all’industria di casa nostra, l’unica che investe per restare qui, offrendo liquidità attraverso i tanti strumenti finanziari che possiede. E bisogna farlo attraverso strumenti elastici, modellati su diversi parametri, dalla dimensione delle aziende alla capacità delle stesse di accedere al credito. Penso, in particolare, ad alcune misure come microprestito, fondo finanziamento del rischio e fondo minibond Puglia. Occorre rendere ancora più flessibili gli strumenti e focalizzare il sostegno su investimenti che intercettano i temi dell'innovazione tecnologica. La sfida reale è una continua programmazione di carattere sartoriale, con più forme di intervento. Per farlo la politica deve confrontarsi assiduamente con confederazioni come la nostra, agili e dinamiche. I segmenti su cui investire sono noti, al centro di tutto ci dev’essere la valorizzazione del capitale umano, anche attraverso politiche attive del lavoro che possono essere finanziate con decontribuzione degli oneri sociali. Infine, l’integrazione tra imprese, università e organismi di ricerca, necessaria per creare un effetto virtuoso, così da generare un valore aggiunto e duraturo per la qualità industriale pugliese".